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Prato, prostitute a domicilio durante il lockdown: allontanati gli sfruttatori

Dovranno rispondere del reato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione cinque persone, a vario titolo. Ne sono state identificate sette, tutte maggiorenni di età compresa tra 20 Prostitute Prato 30 anni, tutte consenzienti. I due appartamenti sono stati affittati da proprietari italiani a un prezzo un po' più alto Prostitute Prato quello di mercato, https://sator.su/hu-hu/hu-prostitultak-kiskunhalas.php i carabinieri hanno spiegato che i proprietari erano all'oscuro di quello che veniva fatto all'interno.

L'indagine è iniziata durante il lockdown quando un agente della polizia municipale si Prostitute Prato accorto che un cinese diffondeva biglietti e adesivi con scritte in mandarino che pubblicizzavano il servizio.

E' stata individuata Prostitute Prato casa nella zona di via Filzi dove veniva esercitata la prostituzione, e poi una seconda, affittata allo stesso scopo. Si è poi scoperto che i quattro cinesi offrivano ai clienti più facoltosi un servizio a domicilio.

Le ragazze venivano accompagnate da un paio di tassisti un cinese e un pensionato italiano al domicilio del richiedente con tariffe che variavano dai ai euro per una notte 50 se era il cliente ad andare in uno dei due Prostitute Prato. Gli stessi tassisti provvedevano, Prostitute Prato caso, ad andare a prendere le ragazze all'aeroporto quando arrivavano dall'estero.

Ne sono state identificate sette, tutte maggiorenni di età compresa tra 20 e 30 anni, tutte consenzienti. Gli inquirenti hanno documentato centinaia di Prostitute Prato organizzati dagli indagati per consentire a giovani prostitute cinesi di accompagnarsi ad una svariata tipologia Prostitute Prato clienti, prevalentemente connazionali, ma anche italiani e di altre nazionalità.

Alcuni degli appuntamenti avvenivano o direttamente presso le abitazioni dei clienti o in camere di albergo. In questo caso era il 60enne ad occuparsi di accompagnare le giovani, assicurando il trasporto a qualunque Prostitute Prato gli venisse richiesto.

Il Prostitute Prato delle attività sarebbe comunque avvenuto in una delle abitazioni sequestrate, ubicate in via Marini: qui era concentrata la base Prostitute Prato del gruppo criminale ed è dove i carabinieri sono Prostitute Prato ad attivare delle indagini tecniche.

Durante le indagini è stata documentata, oltre che gli incontri con i clienti, un'intensa attività relazionale condotta da una donna di origine cinese che oltre a gestire le ragazze, con la collaborazione di complici, si occupava di promuoverne il business con iniziative pubblicitarie, compresi volantini in lingua cinese affissi in varie parti della città.

Altra circostanza da considerare è che tutta l'attività si è svolta in piena concomitanza con le restrizioni per limitare la diffusione Prostitute Prato Covid, tra cui provvedimenti di coprifuoco e lockdown. Non solo mancato rispetto delle disposizioni emergenziali, ma Prostitute Prato pandemia sarebbe stata considerata dalla donna dietro la gestione perfino come un'opportunità.

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Tra queste un 60enne italiano che operava insieme a complici di origine cinese: una 45enne incensurata, un'altra donna di 43 anni, un imprenditore di 44 anni e un 65enne già noto per precedenti specifici. Ai tempi del Covid e delle conseguenti restrizioni negli spostamenti era quasi inevitabile che nascesse un servizio di prostitute a domicilio. Le vittime, sostituite periodicamente, sono state individuate in giovani ragazze maggiorenni.

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